BY: Renato Barbruni

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The lake house di Alejandro Agresti
Interpreti: Keanu Reeves, Sandra Bullock, Dylan Walsh, Shohreh Aghdashloo, Christopher Plummer, Lynn Collins, Mike Bacarella
Anno di produzione 2005, durata 105′
Genere: Drammatico

Il tempo, l’attesa: l’amore ne ha necessità vitale. E’ questo il tema del film. Una commedia sentimentale dalle tinte tenui, modesta, con qualche attimo suggestivo, ma nel complesso gradevole e anche profonda.
Senza la capacità di attendere l’amore può morire. Il protagonista maschile muore per troppa brama di arrivare. Ma lei lo salverà portando il tempo sulla giusta sincronia. Le due anime hanno percorsi diversi con temporalità diversa; se sapranno aspettare il momento giusto, quando saranno giunte all’unisono, il tempo sarà compiuto e l’amore potrà vivere. In un’epoca tutta spesa nella frenesia di fare esperienza e quindi bruciarla, il film tocco un argomento molto taciuto, l’importanza di rispettare la dimensione del tempo, un tempo che non è oggettivo, il tempo degli orologi uguale per tutto. Questo è Crono il dio del tempo che si mangia i figli. Il tempo di cui in questo storia si parla è Aion, il tempo degli dei, il tempo in cui vivono gli dei; non quindi il tempo che agisce sottraendo sostanza all’esistenza, ma il tempo che genera l’esistenza, da cui si genera il mistero dell’esistere, un esistere che trova il suo lessico essenziale nell’accadimento, nella generazione del mondo. I due protagonisti quando riescono a mettersi in sintonia su quel tempo, avranno la vita eterna, la comunione dell’amore e sconfiggeranno la morte.

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