BY: Irene Barbruni

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Tratto dal fumetto “Versailles no Bara” di Riyoko Ikeda
Produttori: Seiichi Gin’ya, Shunzo Kato
Sceneggiatura: Yoshimi Shinozaki, Masahiro Yamada, Keiko Sugie
Regia: Tadao Nagahama, sostituito da Osamu Dezaki dal 19° episodio
Animazione: Shingo Araki, Michi Himeno
Art Director: Ken Kawai, Tadao Kubota
Fotografia: Hirokata Takahashi, Masao Miyauchi
Musiche: Koji Magaino
Note: La serie animata è composta da 41 episodi (l’ultimo dei quali, inedito in Italia, è un riassunto in breve della storia) ed è stata realizzata nel 1979.

OSCAR FRANCOIS DE JARJIAYES

Oscar François de Jarjayes nasce a Parigi il 25 dicembre del 1755. Il padre, il generale Jarjiayes, desidera un maschio affinché possa seguire le sue orme ed intraprendere la carriera militare; lo desidera a tal punto che la notte in cui nasce la sua ultima figlia decide di chiamare la bimba Oscar ed educarla come fosse un uomo.

Oscar per i primi anni della sua vita pensa realmente di essere un maschio; quando diventa adolescente scopre di essere diversa dal suo compagno di giochi Andrè ed è qui che comincia la sua “ribellione” al mondo che suo padre le ha preconfezionato. Rifiuta di seguire gli ordini del genitore, che le impone di diventare Capitano delle Guardie Reali, perché “non vuole proteggere una donna” (lo dice quasi con disprezzo). Ma il suo carattere forte e ribelle la porta nel bosco (il suo inconscio) per fare i conti con il suo deimon, termine con cui Hilmann (“Il codice dell’anima”) chiama la vocazione, il destino che ci porta a quell’unicità che in ognuno di noi è presente e vuole venir fuori nel corso della vita. Infatti non vorrebbe fare il duello ma, provocata dall’uomo, Girodelle, combatte e vince. Inizia così il suo percorso verso l’individuazione, Oscar vive come un uomo ma diventa una donna capace di amare, ricca di ideali, di aspirazioni, una combattente che cresce con la sofferenza e attraverso di essa comprende se stessa.

Il deimon la conduce da Maria Antonietta, una giovane donna con cui instaurerà un legame di amicizia molto forte. La Regina di Francia rappresenta un lato di Lady Oscar che non ha mai potuto far emergere dietro la divisa militare: la frivolezza, la spensieratezza, una bellezza pura e spontanea. Un aspetto di se stessa che Oscar riscopre quando si innamora del Conte di Fersen. La sera del ballo, in cui si veste da donna celando a tutti la sua identità (come per proteggere quel lato tanto bello quanto fragile), fa emergere quel femminile di pura bellezza e spontaneità ma anche di fragilità. L’uomo non ricambia il suo amore essendo innamorato della Regina, ma la vede solo come “un amico”; un amore impossibile ma ugualmente vissuto intensamente. Oscar continua ad amare profondamente questi due giovani: soffre per Fersen e per la “sua “ Regina perché il loro amore porta loro solo sofferenze.

Oscar è una donna che patisce, vive le proprie inquietudini e continua il suo percorso verso se stessa senza incappare in sentimenti quali gelosia, invidia e rancore. Infatti, benché soffra per l’amore non corrisposto, nel suo cuore c’è spazio anche per “patire” per la sua Regina e per l’uomo di cui si è innamorata.

Il dolore produce sempre profondi cambiamenti e Oscar decide che la sua vita sarà quella di un uomo senza più il bisogno di nessun aiuto da parte di André; come se volesse “staccarsi” da chi potrebbe riaccendere in lei passioni troppo forti in quel momento, o forse perché per comprendere c’è bisogno di solitudine. E’ qui che Andrè le rivela il suo amore, le strappa la camicia e la mette di fronte al suo essere donna. Ma Oscar dovrà percorrere la strada verso la conoscenza di sé prima di poter comprendere se stessa e l’amore che la lega ad Andrè. Questo episodio di violenza simboleggia come si sente il personaggio in quel momento della storia: Oscar si scopre donna in balia delle proprie emozioni e vive tutto questo come un’aggressione alla vita in divisa (protetta come una corazza) che ha fino ad allora vissuto, non avendo ancora trovato in lei la forza per gestire tali sentimenti e fonderli con le altre parti della propria identità. Come se vivesse una spaccatura interiore, una crisi (krisis) che segna lo stato di squilibrio e il possibile riequilibrio.

Oscar lascia la Guardia Reale per i Soldati della Guardia e affronta altre sfide: dovrà farsi accettare dai soldati come capitano che è anche donna. Qui ritrova Andrè che la segue per proteggerla.

Quando Oscar è ormai calata nel suo modo di essere donna e soldato, il padre torna in scena scusandosi di averla cresciuta come un uomo e ammettendo di aver sbagliato tutto. Ora vuole rimediare e ordina a Oscar di accettare la mano di Girodelle o di un altro uomo che potrà scegliere. Al ballo in suo onore, dove dovrebbe trovare il suo futuro marito, Oscar si presenta vestita in uniforme deridendo i presenti perché “non c’è neanche una dama da far ballare”: ride di fronte a tale scena, ride di fronte ad un padre (regola maschile) che pensa di poter influire sulla vita della figlia. Non ha influito sul suo essere donna quando le ha ordinato di indossare un’uniforme e non influisce ora che ha trovato da sola la sua identità che unisce la forza della spada e la sua sensibilità femminile.

Quando iniziano le prime lotte del popolo, Oscar scopre di avere una malattia che la porterà presto alla morte. Taglia i ponti con tutto ciò che faceva parte del suo passato: lascia la sua Regina al suo destino anche se quest’ultima le chiede di proteggerla (anche qui è puro sentimento di amicizia dove c’è il rispetto e la comprensione dell’altro), tradisce la Corona mettendosi dalla parte del popolo affamato e scopre l’amore che la lega ad Andrè. L’anima di madamigella Oscar ha in questo momento della storia trovato la sua natura e dopo la morte del suo amato ormai cieco (l’amore rende ciechi della ragione per illuminarci di fede), che muore per salvarla, Oscar perde la vita in battaglia, un’ora prima della presa della Bastiglia.

ANDRE’ GRANDIER

Parigi (1754 – 1789). E’ il nipote della governante della famiglia Jarjayes ed è al fianco di Oscar fin dall’infanzia con il compito di servirla e proteggerla.

Andrè ama Oscar di un amore puro che non lega, come spesso accade, al possesso. Lui la ama, la comprende e le rimane accanto sempre. E’ attraverso ciò che egli pensa che veniamo a conoscenza durante il racconto di ciò che prova Oscar, lui sa riconoscere i sentimenti della sua amata senza che lei parli e forse ancor prima che lei li comprenda.

Trapela da questo personaggio una forza che non è del corpo ma dell’anima. Soffre in solitudine, è di appoggio alla sua amata anche quando lei, presa dai suoi tumulti, non può essergli vicino. Ha un amico Alain che lo comprende profondamente e lo rispetta.

Rimane accanto ad Oscar ed è testimone del suo percorso interiore, quasi un angelo custode che la veglia e in alcuni casi interviene per aiutarla. Infatti è quasi sempre un aiuto silenzioso il suo, fatto di comprensione. E’ il personaggio che sa, conosce Oscar, conosce ciò che sta succedendo in Francia, nel mondo dei Nobili e nel mondo dei francesi che patiscono la fame.

Nella caccia al cavaliere nero (che diventerà un compagno di battaglia) Andrè viene ferito all’occhio destro, che simbolicamente è la parte maschile. Vede solo con l’occhio sinistro che è legato simbolicamente al femminile e quindi acquista una capacità di intuizione legato alla luna e all’occulto. Ma il suo destino è la cecità, ossia l’acquisizione della visione interiore che porta alla vera conoscenza.

Quando il padre di Oscar in nome dell’onore della famiglia vuole giustiziare la figlia, perché questa ha deciso di non servire più la corona, Andrè le salva la vita.

André muore il 13 luglio 1789 colpito al cuore da una fucilata nemica proprio per salvare la vita di colei che ama e mentre sta combattendo, ormai cieco, per i valori in cui crede.

MARIA ANTONIETTA

Maria Antonietta è una ragazzina bellissima e solare. Quando deve partire per diventare la futura Regina di Francia è una bambina che è costretta a lasciare il suo paese e sua madre per vivere la vita che le è stata assegnata. Quando arriva in Francia si accorge di essere già amata dal popolo e in lei si accende un orgoglio ingenuo per la sua bellezza tanto ammirata.

Incontra per la prima volta Oscar quando la giovane la salva da un attentato: Maria Antonietta nota l’eleganza e la bellezza di quel soldato e quando scopre la sua identità di donna lo stupore diventa ammirazione. Tra le due donne nasce un’amicizia basata sul profondo rispetto, amore e comprensione. Oscar comprende come nessun altro le inquietudini e le profonde tristezze che portano la Regina a sperperare denaro per colmare il vuoto che la vita di corte le impone, una vita fatta di dovere e senza libertà di amare e di seguire il proprio cuore.

Ad un ballo in maschera, in uno dei pochi momenti in cui Maria Antonietta assapora cosa vuol dire essere se stessa e non la consorte del delfino di Francia, incontra e si innamora del Conte di Fersen.

Benché sia stata una bambina e una giovane donna costretta ad una vita piena di dolore, Maria Antonietta si assume le sue responsabilità e prova senso di colpa per i suoi errori. Nel suo essere madre ritrova un senso alla propria esistenza e con la morte di suo figlio sente il peso dei terribili errori che ha commesso durante la sua vita da Regina. E’ una Regina che non ha saputo amare davvero il suo popolo ed è una donna che ha vissuto schiacciata e oppressa da una vita di corte che le ha negato ogni aspirazione.

Lo stesso popolo che l’aveva rivestita di speranze e di forte devozione la condanna a morte.

ROSALIE LAMOLIERE

Rosalie Lamorliére cresce nella Parigi povera che patisce la fame. Alla morte della madre Nicole Lamorliere, uccisa brutalmente da una carrozza di nobili, scopre di essere stata adottata e di essere figlia di una nobildonna.

Sconvolta dalla morte della madre Rosalie decide di vendicarsi uccidendo la donna che era nella carrozza. Incontra Oscar quando scambia Madame Jarjayes per l’assassina della madre e tenta di ucciderla. Oscar ascolta la storia di Rosalie e l’accoglie in casa come fosse una sorella minore.

E’ una ragazza fragile e impaurita ma l’incontro con Oscar la rende una donna forte e combattiva. Infatti quando scopre la vera identità della madre, la Contessa de Polignac, è pronta a cambiare vita e seguire quella donna senza scrupoli che, anche dopo il suicidio della figlia minore Charlotte, tenta di usare anche la primogenita per arricchirsi combinando un matrimonio con un duca. Rosalie accetta per proteggere Oscar dalle malignità e dallo spirito vendicativo della donna ma si libererà di lei e ritornerà alle sue vere origini: a fianco del popolo di Parigi.

Assiste la Regina negli ultimi momenti della sua vita.

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