BY: Irene Barbruni

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Thelma e Louise
di R. Scott (USA, 1991)

USA 1991. Regia: R. Scott. Interpreti principali: S. Sarandon, G. Davis, B. Pitt.

Thelma e Louise racconta la storia di due donne, una casalinga e una cameriera di un fast food; deluse dal rapporto con gli uomini e alla ricerca di una relazione più soddisfacente che non trovano. Le due amiche partono per un week-end in montagna; durante il viaggio Thelma conosce in un locale un uomo che tenta di violentarla ma Louise lo ferma e lo uccide; inizia così la fuga delle due donne verso il Messico.

Thelma è una donna che non vive al di là di un matrimonio infelice con un uomo gretto e maschilista e il viaggio con l’amica rappresenta per lei la prima trasgressione della sua vita. Vive fino in fondo questa nuova libertà anche se la sua irrequietezza e ingenuità la portano verso esperienze pericolose. I due uomini che incontra non sono diversi dal marito; entrambi la usano o la trattano come una cosa senza valore e la lasciano in una situazione vulnerabile dimostrando con questo come la figura maschile, che ha dentro di sé, la porti inevitabilmente verso uomini “sbagliati”. Thelma vive un rapporto di coppia in cui la moglie è solo colei che si occupa della casa senza avere un minimo di autonomia e di libertà e in cui c’è un dominante e un dominato.

Louise diventa per Thelma un punto di riferimento; essendo stata ferita e tradita dal mondo maschile è più consapevole e meno impulsiva perché conosce la crudeltà e i pericoli del mondo. Il rapporto sentimentale di Louise è anch’esso caratterizzato da uno sbilanciamento ma è lei che acquista potere decisionale.

L’amicizia tra queste due donne è l’unica loro forza, inoltre è l’unico ambiente che loro possono frequentare liberamente e in cui possono essere se stesse; trovano entrambe appoggio l’una sull’altra.

Per Thelma il corpo è l’elemento principale con cui entra in rapporto con gli altri anche se poi viene usata e tradita, mentre in Louise sembra esserci più consapevolezza del fatto che una donna non può affidarsi unicamente al suo corpo. Questa differenza si riscontra anche dal punto di vista del modo di agire dei due personaggi. Infatti Thelma ha un fare impulsivo e sprovveduto mentre Louise ha un modo di agire più astuto e meditato. Thelma ha un sapere limitato alle proprie esperienze di vita e viziato dalle proprie ingenuità mentre la conoscenza di Louise è fondata su esperienze negative. Però entrambe sono animate in un modo più o meno consapevole della ricerca dell’oltre. Significativa a questo riguardo è la scena finale in cui entrambe sono d’accordo a non tornare indietro ma a ricercare un approdo in qualcosa di più autentico, lanciandosi nel vuoto, per mano, con la propria auto e non arrendendosi alla polizia.

Nel dramma che queste due donne vivono, nel rapporto con gli uomini che incontrano e con il maschile in generale, ritroviamo i temi di cui parla Welldon (Madre, madonna, prostituta: idealizzazione e denigrazione della maternità, 1995) la quale puntualizza come ancora oggi il rapporto sessuale sia una modalità con cui l’uomo afferma la propria autorità. Le protagoniste rifiutano l’ideologia maschile e cercano una dimensione che le renda libere; in questo film le due donne trovano la libertà solo con la morte, come a voler sottolineare la loro delusione e la rassegnazione verso quel tipo di realtà.

Questo film tratta tre temi principali, che si sviluppano durante la vicenda. Il primo è il tema della solitudine: le due protagoniste sono profondamente sole, infatti Thelma, nel legame con il marito, non trova spazio per avere un rapporto autentico in quanto non riceve dall’uomo né stima né amore, mentre Louise tiene per sé le sue inquietudini e i suoi problemi perché non ha nessuno di cui fidarsi. Il secondo tema è quello della trasgressione: le due protagoniste reagiscono alle loro inquietudini cercando di evadere, almeno per un po’ di tempo, dal grigiore della loro vita. Il terzo tema è quello della libertà: entrambe alla fine del film vogliono liberarsi dalle ingiustizie e dai soprusi, che hanno dovuto subire, e scelgono di non tornare indietro, ma di essere finalmente libere.

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