BY: Ginevra Barbruni

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La dieta mediterranea è un modello nutrizionale ispirato alle abitudini e alla tradizione alimentare del nostro Paese e di molti altri Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo.
Padre della dieta fu Ancel Keys, noto anche per essere l’inventore della razione K, commissionata nel 1942 dal governo statunitense, una razione alimentare individuale giornaliera di sopravvivenza studiata per i soldati e strutturata in tre pasti (colazione, pranzo e cena), tutt’oggi ancora in uso.
Ancel Keys fu il primo ad aver intuito la relazione tra alimentazione e stato di salute arrivando ad evidenziare i benefici dello stile alimentare del Mediterraneo nel prevenire le cosiddette malattie del benessere come le cardiopatie, il diabete, l’obesità, l’ipertensione e le dislipidemie.
Il ricercatore americano, durante la seconda guerra mondiale, arrivò nel nostro Paese e sorpreso dall’ottimo stato di salute e dalla longevità della popolazione locale si stabilì a vivere in Italia e diede il via, nei primi anni ’50 del secolo scorso, agli studi medico-nutrizionali sulla dieta mediterranea. Nel suo lungo soggiorno italiano studiò i comportamenti alimentari italiani e osservò come la dieta mediterranea influisca sul benessere delle persone, dimostrando quindi come tali abitudini alimentari associate ad uno stile di vita non sedentario, permettevano di ridurre il rischio di sviluppare patologie cardiovascolari.
Pertanto i benefici conseguenti all’adozione di questo stile alimentare sono molti e sono stati studiati ampliamente e provati scientificamente tanto che la dieta mediterranea, è ormai riconosciuta dalla comunità scientifica internazionale come un importante aiuto nella prevenzione e nella cura di molte patologie.
Lo stile mediterraneo presenti numerosi vantaggi per la nostra salute: riduce il rischio di malattie cardiovascolari, perché mantiene sotto controllo colesterolo, trigliceridi, pressione arteriosa e il livello di zuccheri nel sangue; limita l’insorgere del diabete, grazie a un elevato consumo di vegetali, cereali e un basso apporto di grassi e zuccheri ed infine facilita il mantenimento di un peso corporeo adeguato, attraverso l’integrazione di diversi alimenti.
La dieta mediterranea deve quindi la sua efficacia alla prevalenza di alimenti di origine vegetale rispetto a quelli di tipo animale e allo scarso impiego della carne (soprattutto rossa e grassa) a vantaggio del pesce e delle carni bianche magre. Inoltre, l’attenzione alla stagionalità dei prodotti, l’utilizzo di cereali, legumi e spezie rendono questo regime alimentare più completo rispetto ad altri dal punto di vista nutritivo.
In quasi tutti i paesi del mediterraneo il profilo alimentare adottato dalle famiglie è definibile come mediterraneo, anche se più per tradizione che consapevolezza.
Il tasso di mortalità per malattie del benessere risulta pertanto più alto rispetto ai nostri avi, sui quali sono stati condotti gli studi nutrizionali, in quanto negli anni successivi si è assistito ad un miglioramento delle disponibilità economiche e quindi di quelle alimentari, ma anche ad un aumento e diffusione di maggiori agi (automobile, lavoro sedentario, mezzi pubblici, elettrodomestici ecc) che hanno ridotto di molto l’attività fisica giornaliera relativa alle attività quotidiane.
Per questo motivo oggi la dieta mediterranea, per essere realmente efficace, va inserita all’interno di uno stile di vita che comprenda anche il consumo di prodotti di qualità e un’attività fisica costante.
I nutrizionisti americani pensarono di riassumere i risultati ottenuti dai numerosi studi scientifici creando un modello grafico semplice, chiaro e comprensibile da tutti che potesse sintetizzare visivamente le indicazioni per una sana alimentazione secondo i dettami della dieta mediterranea : la piramide alimentare mediterranea, con l’obiettivo di raffigurare la distribuzione degli alimenti nell’arco delle 24 ore, indicando la frequenza e le dosi consigliate.
Gli alimenti che dobbiamo consumare in maggiore quantità sono rappresentati alla base e, man mano che si sale, troviamo gli alimenti di cui moderare il consumo.
Alla base della piramide quindi ci sono gli alimenti da consumare spesso, che forniscono i nutrienti chiave e garantiscono un’alimentazione bilanciata: cereali (pasta, pane, riso o altri cereali, preferibilmente di grano integrale), frutta, verdura, legumi e olio extra vergine di oliva. Nel livello intermedio troviamo prima gli alimenti da consumare giornalmente quali latte e latticini, come yogurt e formaggi; salendo nel secondo livello intermedio troviamo gli alimenti da consumare settimanalmente: carni bianche,pesce e uova.
Al vertice della piramide si trovano gli alimenti che dovranno essere assunti soltanto in alcune occasioni, perché caratterizzati da un rilevante apporto di zuccheri e grassi insalubri: dolci, caramelle, succhi di frutta zuccherati e analcolici, nonché la carne rossa e i grassi di origine animale come il burro. Sui lati della piramide alimentare troviamo indicazioni sulle porzioni settimanali concesse per ogni tipologia di alimento. Non esiste però una porzione uguale per tutti, le quantità naturalmente cambiano a seconda delle diverse fasi della vita e secondo le personali esigenze energetiche di ognuno.Durante la giornata è importante, inoltre, consumare 1,5-2 litri al giorno di acqua per garantire un’adeguata idratazione.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, un’attività fisica regolare di intensità moderata (ad esempio camminare, andare in bicicletta o praticare sport) apporta benefici significativi alla salute. Attualmente, in considerazione del fatto che è stata posta notevole enfasi sul ruolo importante del movimento come fattore preventivo e protettivo nei confronti delle malattie cronico- degenerative, è stata sviluppata una nuova piramide alimentare, alla cui base è posta l’attività fisica quotidiana, significando con questo che è proprio la sedentarietà, più che l’incremento dell’apporto calorico, una delle cause principali dell’insorgenza dell’obesità e delle patologie ad essa correlata.
La nuova piramide della dieta mediterranea moderna proposta dall’INRAN (Istituto Nazionale per la Ricerca degli Alimenti e della Nutrizione), rivolta a tutti gli individui di età compresa tra i 18 e i 65 anni, tiene pertanto conto dell’evoluzione dei tempi e della società, evidenziando l’importanza basilare dell’attività fisica, dell’abitudine di bere acqua, ma fornisce anche altre nuove indicazioni importanti e significative come la convivialità a tavola e il suggerimento di privilegiare il consumo di prodotti locali su base stagionale.
La dieta mediterranea è da sempre uno dei cardini nei settori della nutrizione, della sicurezza alimentare e della tutela della biodiversità; non è semplicemente un regime alimentare dietetico ma un peculiare stile di vita alimentare che si fonda sulla qualità degli alimenti, quali olio di oliva, cereali, frutta fresca o secca, verdure, una moderata quantità di pesce, latticini e carne, molti condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusi, sempre in rispetto delle tradizioni di ogni comunità.
L’alimentazione mediterranea è stata riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio immateriale dell’Umanità ed anche l’Ordine Nazionale dei Biologi vuole contribuire a diffondere un messaggio consapevole circa l’importanza di un corretto stile di vita e un’adeguata alimentazione.
Per questo motivo dal 19 al 24 settembre 2016, è stata organizzata la seconda edizione di “Mangiare&Salute”, la settimana dedicata alla promozione della dieta e dello stile di vita mediterraneo.
Come già accaduto nel mese di Giugno scorso, i biologi che aderiranno all’iniziativa offriranno gratuitamente delle consulenze nutrizionali ai cittadini, aiutandoli a comprendere quanto un’alimentazione sana ed equilibrata sia importante per il mantenimento del loro buono stato di salute e come sia fondamentale programmare un percorso alimentare insieme a un professionista della nutrizione.
Ulteriori informazioni si trovano sul sito www.mangiareesalute.it, dove è inoltre possibile consultare l’elenco dei nutrizionisti disponibili per ciascuna città italiana.

Fonti:
http://nut.entecra.it/358/31/news/ecco-la-nuova-piramide-alimentare–della–dieta-mediterranea.html
http://www.mangiareesalute.it/
http://www.piramideitaliana.it/

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